La storia della famiglia che ha toccato la vita del Beato Bartolo
La storia della famiglia Vaiano inizia con Mario
pasticcere, che il 1o giugno 1953 sposa Eva Concetta Fertitta, nata nel 1915. La madre di Fertitta prestò la sua opera come badante presso il villino dei coniugi Longo in Pompei, un tempo localizzato di fronte al Santuario mariano.
Eva Concetta ricordava che la madre era sempre al villino per assistere la contessa Marianna Farnarano, all’epoca inferma. Fu proprio in occasione di una visita al villino, per chiamare la madre, che Eva conobbe Bartolo Longo, il fondatore del Santuario e della Nuova Pompei.
Il matrimonio del 1953 era il secondo per il signor Vaiano
che dalla prima moglie aveva avuto già tre figli, due maschi e una femmina, residenti in Boscoreale. Il primo figlio, Vittorio, nato nel 1941, fu adottato da una zia, sorella del padre, e dal di lei consorte, Felice Albano, assumendone successivamente il cognome.
Il 16 aprile 1961 nacque Giovanni Vaiano a Boscoreale
Precedentemente i coniugi Vaiano avevano acquistato un terreno in Pompei, non molto lontano dal Santuario, e vi avevano fatto edificare un palazzo a quattro piani. Nel 1962 i coniugi si trasferirono in Pompei assieme al neonato, mentre i primi tre figli di Mario restano nella cittadina di origine.
Nel corso degli anni, nacquero i primi dissapori tra le due famiglie. I coniugi decisero di separare la proprietà in ragione di un terzo per Mario Vaiano e due terzi per Eva Fertitta, in modo da evitare problemi di successione tra i figli alla morte del comune genitore.